Prodotti alimentati: biomasse vegetali di vario tipo, prevalentemente insilati di mais, sorgo e triticale, ed effluenti zootecnici, bovini e suini.
Gli impianti sfruttano il processo di digestione anaerobica, processo biologico operato da batteri che, in condizioni di anaerobiosi (assenza di ossigeno) e di mesofilia (36-38°C), degradando la sostanza organica in biogas, costituito per il circa il 60 % da metano e per la restante parte da anidride carbonica ed acqua.
Il biogas prodotto viene convertito in energia elettrica e termica, attraverso l’utilizzo di cogeneratori.
L’energia elettrica prodotta viene immessa nella rete nazionale, mentre quella termica può essere utilizzata per il teleriscaldamento.
La produzione energetica viene supportata dagli incentivi economici previsti dalla legge.
Il prodotto digerito in uscita dall’impianto possiede ottime caratteristiche per il suo utilizzo nei campi come ammendante.
I vantaggi del processo realizzato sono i seguenti:
Tra gli impianti realizzati in Italia due si trovano nella provincia di Cuneo, a Montanera e Chiusa Pesio, e sono situati all’interno di due allevamenti bovini, dove vengono sfruttati effluenti zootecnici e biomasse prodotte nelle aziende stesse e dove il biogas viene sottoposto a combustione in cogeneratori con potenza di 1 MWel.
L’energia elettrica prodotta viene immesse in rete, remunerata al produttore attraverso il sistema della tariffa omnicomprensiva e soddisfa quantitativamente la domanda giornaliera di circa 3.000 famiglie. Il prodotto digerito viene separato in una frazione liquida ed una solida; entrambe vengono impiegate come fertilizzanti per i terreni.